
In poco tempo siamo diventati una realtà estremamente attiva e un punto di riferimento in ambito formativo a livello nazionale con l’obiettivo principale di diffondere l’utilizzo del medium fotografico come strumento terapeutico e di azione sociale.
In un’epoca in cui vi è un grande utilizzo dell’immagine fotografica, abbiamo deciso di creare la rivista online NE.MO per raccogliere e documentare diverse modalità di utilizzo della fotografia. NE.MO è un nome bizzarro che ci riporta alla mente il pesciolino pagliaccio nato con una pinna atrofica, oppure la locuzione latina “nemo propheta in patria”. Ci piace pensare ad entrambi i riferimenti in quanto densi di significazioni e chiavi di lettura possibili. Ma il nostro NE.MO (NetFo Memo), vuole fondamentalmente essere un promemoria, un contenitore, in cui differenti esperienze e progettualità possano confluire, incontrarsi ed intrecciarsi, come contributo concreto alla diffusione della cultura fotografica tra i professionisti della relazione di aiuto.
La rivista è suddivisa in tre sezioni: Fototerapia, Fotografia Terapeutica e Fotografia ad azione sociale, ognuna delle quali raccoglie due articoli rappresentativi, selezionati dalla redazione NetFo.
Vi auguriamo una buona lettura citando le parole di Bruto personaggio del film “Alla ricerca di Nemo”: “se voglio cambiare questa immagine di me devo prima cambiare me stesso”

The magazine is in Italian
In poco tempo siamo diventati una realtà estremamente attiva e un punto di riferimento in ambito formativo a livello nazionale con l’obiettivo principale di diffondere l’utilizzo del medium fotografico come strumento terapeutico e di azione sociale.
In un’epoca in cui vi è un grande utilizzo dell’immagine fotografica, abbiamo deciso di creare la rivista online NE.MO per raccogliere e documentare diverse modalità di utilizzo della fotografia. NE.MO è un nome bizzarro che ci riporta alla mente il pesciolino pagliaccio nato con una pinna atrofica, oppure la locuzione latina “nemo propheta in patria”. Ci piace pensare ad entrambi i riferimenti in quanto densi di significazioni e chiavi di lettura possibili. Ma il nostro NE.MO (NetFo Memo), vuole fondamentalmente essere un promemoria, un contenitore, in cui differenti esperienze e progettualità possano confluire, incontrarsi ed intrecciarsi, come contributo concreto alla diffusione della cultura fotografica tra i professionisti della relazione di aiuto.
La rivista è suddivisa in tre sezioni: Fototerapia, Fotografia Terapeutica e Fotografia ad azione sociale, ognuna delle quali raccoglie due articoli rappresentativi, selezionati dalla redazione NetFo.
Vi auguriamo una buona lettura citando le parole di Bruto personaggio del film “Alla ricerca di Nemo”: “se voglio cambiare questa immagine di me devo prima cambiare me stesso”