“Fuori dall’ombra”

Il 31 ottobre 2010, a Roma, è stato organizzato il primo incontro internazionale dei sopravvissuti della pedofilia clericale. Persone provenienti da tutto il mondo, ormai divenute adulte, si sono ritrovate per condividere le loro storie. Il fatto che dei bambini venissero sistematicamente abusati da coloro che ritenevano essere delle guide spirituali, dei punti di riferimento scelti da Dio, è inaccettabile. Lo sconforto, la solitudine e la vergogna che queste persone hanno dovuto sopportare per anni sono terribili. Ancora oggi, nonostante l’argomento sia più dibattuto rispetto a un tempo, la tendenza è quella di proteggere il carnefice e non le vittime. Questo lavoro nasce quindi dal bisogno di denunciare un’ingiustizia. Ho pensato che la fotografia poteva essere un mezzo per far conoscere questi crimini. Molti degli italiani presenti avevano attraversato la tragica esperienza dell’Istituto per sordomuti Antonio Provolo di Verona, dove dagli anni ‘50 al 1984 sono stati denunciati decine di abusi da parte di religiosi, incluso un vescovo, ai danni di bambini che non potevano né udire né parlare. Le persone hanno sfilato davanti al mio obiettivo composte e dignitose per dire: “adesso basta!”. Metterci la faccia ha rappresentato una linea di confine tra un passato dolorosissimo e il desiderio di uscire dall’ombra, abbandonare la condizione di vittima per ricominciare a vivere.