“I am now brave enough to call my self an artist”

Ho vissuto un’esistenza quasi trasparente, tra il 1903 e il 1983. Non sono stata coraggiosa e non ho fatto quello che avrei voluto, non sono riuscita a separarmi da mia madre né dalla casa in cui vivevo. Non mi sono sposata, non ho avuto figli e la mia famiglia si è estinta. Avrei voluto essere un’artista, lavoravo nel segreto della mia mente senza mai realizzare le mie opere. Ora, a trent’anni dalla morte, mi viene data una seconda possibilità da chi si è trovato in mano le mie fotografie, unica eredità della mia esistenza. Si perde facilmente la memoria delle persone che sono state, con la mia arte lotto contro questo: voglio riportare in vita volti rimasti senza una storia.