“The missing person and their families”

Dalla fine della guerra in Kosovo, per molte famiglie i problemi non sono finiti. Durante i tre mesi di bombardamento della NATO sugli obiettivi serbi, sono state uccise circa 10000 persone, di cui 3500 sono ancora disperse, includendo tra le vittime anche i Serbi del Kosovo. Dopo che la missione ONU ha preso in carico l’amministrazione civile della provincia kosovara, il Comitato della Croce Rossa Internazionale e altre ONG locali hanno svolto attività per far luce sul destino dei dispersi. Molti dei dispersi di origine albanese sono stati trovati in fosse comuni in Serbia, mentre i dispersi serbi sono stati trovati in Kosovo. Dall’inizio di questo processo ci sono stati molti scambi di resti di corpi da entrambe le parti, molti venivano dalla Serbia. Fin’ora in tutto 2000 corpi sono stati trasferiti in Kosovo per esami e approfondimenti sul DNA. L’Ufficio delle Nazioni Unite di Medicina Legale per le Persone Scomparse è responsabile di questo processo. Anche se il Kosovo per il momento sta attraversando un periodo storico importante, la questione delle persone scomparse non rientra nelle priorità di alcuna organizzazione locale o internazionale, e le famiglie ancora rimangono in attesa di conoscere il destino dei loro cari.