“Diplopie e parvenze di congruità”

E’ necessario, dopo ogni salto entropico, fermarsi a guardare i resti, le rovine, per catalogarli, collocarli nella loro idonea dimensione: quella del ricordo, assumendo un altro punto di vista per evitare che queste scorie, con le loro pietas, ti possano condurre in labirinti già abitati. Hai bisogno di relatività e indeterminazione, di eliminare e cancellare la visione, affinché l’inquinamento dei resti non ti avveleni ma sia nutrimento.