“The Little Prince”

 

Chi tra di noi non conosce “Il piccolo principe”, opera dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry? Tutti ci siamo affezionati al piccolo principe, che con l’innocenza tipica dei bambini solleva le più profonde domande esistenziali. A dispetto dell’infinità della sua costellazione, egli è incredibilmente solo. Come il nostro piccolo principe, che per una serie di circostanze, benché circondato da tante persone, vive nel proprio piccolo mondo.

Questa è la vera storia di un bambino di 12 anni, Luka, affetto da distrofia muscolare, una malattia che indebolisce rapidamente il corpo, per cui la forza e i pochi movimenti di cui è capace sono estremamente limitati. Anche le attività giornaliere basilari come lavarsi, vestirsi e mangiare, sono possibili solo con l’aiuto di qualcun’altro.

Tutto ciò di cui è fisicamente capace sono piccoli, debolissimi movimenti delle dita. Per mezzo di essi, Luka riesce a manovrare il joystick della sedia a rotelle, oppure a impugnare un pennarello con cui disegna con pervicacia e accuratezza su piccoli pezzi di carta, disegni che traboccano di idee frutto della sua fervida immaginazione.

E’ perfettamente conscio del proprio destino, ciò nonostante non si arrende. Non desidera essere compatito, ma vuole rimanere positivo e concentrato sulle cose che può (ancora) fare nella sua vita. Si avvicina con un approccio ingegnoso e alternativo a tutto quelle attività che l’handicap sembra rendere impossibili. Spesso avvalendosi dell’aiuto di quella brillante immaginazione e di quella creatività smisurata da cui nascono mondi virtuali che gli permettono perfino di dimenticare i limiti e le costrizioni fisiche.

Una volta, durante una delle nostre conversazioni, Luka ha espresso il desiderio di vedere se stesso in una foto in cui se ne andava in giro a fare tutte le birichinate possibili. D’impatto un desiderio irrealizzabile, in particolare visto che il montaggio e “PhotoShop” non rientrano nelle opzioni prese in considerazione. Però, si può fare! Basta cambiare prospettiva. Luka sa come fare. E ci sfida a fare altrettanto.

Il piccolo principe ha uno specchio in mano. Quelli riflessi siamo noi?