“Ghosts from the past”

Fantasmi dal passato

La Cambogia è uno stato in grande espansione, dove gli investimenti stranieri (principalmente russi e francesi) hanno un forte impatto sulle abitudini e lo stile di vita di molti. Non lontano dalla località costiera turistica di Serendipity Sianoukville e dai magnifici tempi di Angkor, il fetore delle latrine è insopportabile, la gente vive in condizioni disperate, specie i piccoli orfani che chiedono l’elemosina in strada. La nazione continua ad essere infestata da mine terrestri, tragica eredità storica dell’ultimo quarto del secolo scorso.

L’uso massiccio delle mine antiuomo fra 1975 e 1979 è dovuto ai Khmer Rossi. In quegli anni, il loro leader Pol Pot architettò una delle più radicali e sanguinose rivoluzione dell’intera storia del genere umano. Circa 1.8 milioni di persone furono uccise, migliaia furono sterminati nelle campagne o nei campi di lavoro.

La Cambogia fu liberata dall’esercito vietnamita, ma alla fine degli anni 80 furono gli stessi vietnamiti a costruire un campo minato di 700 km lungo tutto il confine tra Cambogia e Tailandia, usando gli stessi campi di lavoro già esistenti. Dopo il loro ritiro, altre mine vennero seminate dal governo cambogiano per prevenire una nuova invasione e, di nuovo, dai Khmer Rossi per proteggere l’area dove si erano rifugiati, e da cui continuarono ad ingaggiare azioni di guerriglia fino alla morte di Pol Pot nell’aprile 1998.

Ancora oggi, la Cambogia è tra le nazioni maggiormente infestate da mine antiuomo nel mondo, con il più elevato numero di amputati pro capite: più di 30.000 persone hanno perso degli arti a causa delle mine o altri ordigni inesplosi (UXO). Bambini e contadini sono maggiormente colpiti. Durante la stagione secca, essi si stabiliscono in aree apparentemente sicure in cerca di una nuova vita, ma molto spesso i loro sogni si infrangono quando un parente muore o rimane mutilato a causa di questi ordigni. Ciò accade più di frequente nella stagione delle piogge, quando dalla terra riaffiorano le bombe inesplose. Quindici anni dopo la firma dei trattati di pace, circa 20 persone al mese subiscono ancora le conseguenze di questa piaga.

Dal 1997, più di 150 nazioni hanno firmato la Convenzione di Ottawa che prevede di bandire la produzione, stoccaggio, uso e vendita delle mine antiuomo. Ad Agosto 2014, due ex-leader dei Khmer Rossi sono stati condannati all’ergastolo dal tribunale ONU per crimini contro l’umanità. Si stima che in Cambogia una famiglia su due abbia perso i propri membri rimasti vittime dei Khmer Rossi. Molti di questi ultimi furono rimandati nei propri villaggi come dissidenti e vivono la propria vita cercando di dimenticare il proprio passato sanguinario.

Il mio progetto “Ghosts from the past” è stato realizzato in collaborazione con varie organizzazioni non governative (ONG) che operano nelle province di Banteay Meanchey, Krong Pailin, Oddar Meanchey, Preah Vilear, Pursat e Siem Reap per affrontare il problema delle mine antiuomo e offrire aiuto a coloro che necessitano riabilitazione fisica e assistenza medica.